L'autore
Gualtiero Accornero, chitarrista torinese (Torino, 1948) dilettante appassionato di blues tradizionale, in particolare del blues elettrico, o di città (il Chicago Blues), si avvicina alla musica nel '65, con il basso, suonando originariamente brani strumentali degli Shadows passando poi dal “beat” al “pop” e facendo parte di alcuni storici "complessi" torinesi degli anni sessanta.
Attratto poi dalle sonorità della chitarra elettrica imbraccia questo strumento dedicandosi inizialmente al "rock", al "blues-rock" di Johnn Mayall e dei Ten Years After e all'ascolto del jazz" di Wes Montgomery. Alla fine del 1969, superando un provino, entra nel complesso torinese Gli Alluminogeni, fondato dall'organista-cantante Patrizio Alluminio che, in quel periodo, ha all'attivo l'incisione di due 45 giri ed un LP in progetto.
Per scelta personale però abbandona subito la carriera professionistica per dedicarsi completamente al "blues-rock". Si dedica anche al genere “fusion” suonando in alcune band torinesi dei "gruppi di base" degli anni ’70 e studiando sotto la guida del virtuoso chitarrista torinese Marco Roagna.

Scopre infine la sua grande passione per il blues e nel 1982 fonda la “Chicago blues trails” una tra le storiche blues-band torinesi da cui ha inizio la tradizione blues nella nostra città. Verso la fine degli anni ‘80, scoprendo di essere diventato un “purista” del blues, abbandona il palco per dedicarsi all’ascolto ed allo studio del blues rurale e tradizionale.
Si perfeziona poi presso il Centro Jazz di Torino frequentando un corso di chitarra blues tenuto da Dario Lombardo, chitarrista che ha all'attivo collaborazioni con famosi bluesmen di Chicago.
Avendo l’occasione di ascoltare al Folk Club di Torino alcuni grandi bluesmen, tra i quali J. Lee Burnside, Frank Frost, Honeyboy Edwards, Bob Margolin, Lousiana Red e John Hammond, e la fortuna di ricevere da loro qualche consiglio, decide di imbracciare nuovamente lo strumento elettrico per dedicarsi completamente a questo genere musicale.




A sx: Torino Magazzino di Gilgamesh Blues Festival 5th edition 2011 (foto Piero Ferroglio)

Nel 1993 da un gruppo di musicisti appassionati del blues nasce la Gualtiero Accornero Blues Band e si consolida all'inizio del 1996 prendendo nome dal suo fondatore, con l'intento di far sopravvivere ill blues, genere musicale tradizionale, origine della musica moderna, attraverso una seria continuità di intenti artistici, culturali e divulgativi senza scopo di lucro.
Il progetto blues di Gualtiero Accornero è quello di proporre un repertorio composto esclusivamente da brani "standard" dello stile di Chicago, nel rispetto della più pura tradizione, sia nella scelta dei suoni che degli arrangiamenti.



Photo galley
La seguente serie di immagini riassume la mia "storia artistica" attraverso delle fotografie in cui compaiono i vari modelli di chitarre che ho usato. Anche l'abbigliamento e il flook posso essere interessanti a livello storico, quasi antropologico, per valutare l'evoluziome dei costumi attraverso il tempo. Una cosa però salta subilto all'occhio: le chitarre "buone" sono sempre le stesse!




1964
La prima chitarra elettrica: l'influenza dei suoni di Guitar Man di Duane Eddy è profonda.

1965
Il primo basso elettrico: la musica degli Shadows e i suoni delle loro Fender diventano un punto di riferimento.



1966
La prima esibizione dal vivo in assoluto alla Sala Danze Nuovo Augusteo a Torino: il beat esplode e si formano i primi complessi.



1967
L'epopea del "beat" con le gare dei "complessi" (sala danze Arlecchino, Torino) e le rivalità tra le band. The Who e i Them sono un punto di riferimento.

1968 / 1969
Nasce la passione per la chitarra compro una Telecaster azzurra; compare Jimi Hendrix e i primi effetti elettronici come il Cry-Baby (teatro Orione, Torino).

1969
I primi LP di John Mayall ed Eric Clapton giungono in Italia e portano la loro profonda influenza sul modo di suonare e anche sul look.


1970
Si afferma il rock e l'evoluzione della musica raggiunge l'apice: La Gibson SG, il "diavoletto", con il suono più saturato prende il posto della cruda Telecaster.

1972
Prima esperienza di blues acustico preso il Teatro della "Città dei Ragazzi" (Torino). Dopo aver assistito al memorabile (ed unico) concerto di Rory Gallegher a Torino (15 novembre 1971) al College di via Principessa Clotilde, nasce infatti la passione per il blues acustico e la tecnica "slide".
Lo stile del virtuoso chitarrista irlandese è una grande ispirazione: sono i primi passi verso il blues!



1973
Jam session con gli amici musicisti con il mitico amplificatore VOX AC30 e il tipico look dell'epoca .

1977
L'influenza di Rory Gallegher si fa sentire sempre di più: in sala prove ci si dedica ai primi veri blues.

1980
La moda del tempo conduce verso il genere "fusion". L'acquisto di una chitarra Rickenbaker e le modifiche apportate per la ricerca di nuovi suoni risveglia la passione per la liuteria (vedere i pick-up non originali montati).



1985
Nasce la passione per il blues: con una Morris jumbo, appartenuta a Claudio Lolli, inizio ad ascoltare e studiare il blues acustico ed elettrico.


     

1986
L'influenza di B. B. King si fa sentire anche nel modello di chitarra (Gibson 335 Stereo "Lucille") introvabile sul mercato, ma finalmente acquistata dopo una spasmodica ricerca.
Con la Chicago Bluestrails, band di nuova formazione, iniziano le esibizioni nelle birrerie: è un periodo d'oro per gli appassionati di musica. Tra i giovani si diffonde la sana passione per la musica dal vivo.
A sx: in azione nella famosa birreria "Animal House" (Torino); a dx: in concerto nella Piazza Conte Rosso del centro storico di Avigliana (Torino).




1993
Inizia la fase "purista" del blues e la presenza Dobro ne è testimone. I fondatori della blues band: Gualtiero Accornero (chitarra), Raffaella Ranieri (basso), Gianfranco Gilardini (armonica), Franco Vaccarino (pianoforte).



   

1996
Si forma la Gualtiero Accornero Blues Band ed iniziano i concerti di vero blues, senza l'influenza rock o altri generi musicali.



2002
In concerto al "Coyote Ugly" (Torino) con la semiacustica Gibson 335 Dot cerry-red ormai diventata un cult (foto Piero Ferroglio).

2003
La chitarra Fender Jaguar piu leggera, maneggevole ...e "cattiva" (foto Piero Ferroglio).


2005
La chitarra "Danelectro" opportunamente tarata, con corde serie 0.012, dal suono ideale per la tecnica "slide".

Settembre 2007
Il suono della Fender Jaguar è ideale per il Chicago blues (foto Laura Milone)



Dicembre 2007
Verso sonorità jazz alla ricerca di nuove esperienze.


Giugno 2008
Il ritorno al blues energico di Chicago.



Febbraio 2009
Gigamesh Blues Festival 3rd edition (Torino) con Jake Walker (foto Lorena Gai).



Febbraio 2010
..con John Primer.


Marzo 2011
...con Bob Margolin.



Dicembre 2010
...a deep serious blues con la grande ed inseparabile Gibson 335.



Novembre 2012
L'anima del "Delta Blues" non si è mai assopita: "A good slide!" mi dice Jake Walker (foto Luca Chinelli).